Villaggi artigianali nei dintorni di Hanoi

 

Villaggi D’artigianato Nei Dintorni Di Hanoi

ESPERIENZE DA ARTIGIANO VISSUTE SULLA PROPRIA PELLE

PRESSO I VILLAGGI ARTIGIANALI DEL VIETNAM

Siete mai stati una volta nella vita curiosi su come viene fatto un qualsiasi oggetto? Magari qualcosa molto familiare, qualcosa che usate ogni giorno, che ne so, un vaso di ceramica, una sedia di rattan… Magari la curiosità vi viene ad attaccare di più quando siete all’estero e particolarmente in una terra talmente distante di geografia e di cultura da invogliarvi a farne delle esplorazioni profonde ed esaurienti. Allora lasciatevi aiutare da noi!

Se nel vostro piano, ci sarà qualche giornata libera ad Hanoi, potete pensare di fare una visita ad uno dei tradizionali villaggi artigianali di Hanoi e dintorni per scoprire come si fanno gli oggetti d’artigianato molto caro ad ogni cittadino vietnamita tra cui il cappello a cono, gli oggetti di ceramica, i mobili di bambù e rattan. Siamo sicuri che non solo voi adulti, ma anche i vostri bambini saranno molto attratti dalle procedure della creazione dei nostri famosi prodotti artigianali. Sarebbe quindi un’ottimo occasione per voi nonché per i vostri bimbi poter sperimentare con le proprie mani qualche fase nell’impegnativo processo produttivo di un oggetto negli autentici villaggi artigianali di antica tradizione del Vietnam. Vi proponiamo, dunque, una serie dei villaggi artigianali di antica storia nelle vicinanze di Hanoi e che sono meritevoli di una visita per chi vuole conoscere il Vietnam dalle cose più rustiche ma non meno delicate.

1. Villaggio di Vong – villaggio del cốm (si trova proprio ad Hanoi).

Villaggio Di Vong

Parlando del cốm – il riso glutinoso verde, ovvero riso glutinoso immaturo – significa parlare di uno speciale regalo dell’affascinante autunno di Hanoi alla sua gente. Dire così non significa che cốm c’è solo ad Hanoi, però vale a dire che questo piatto fatto dagli abitanti del villaggio di Vong è dal gusto proprio particolare ed imbattibile.

Il cốm che è fatto nel villaggio di Vong e che va a presentarsi al mondo porta con sé l’indescrivibile delicatezza dell’autunno hanoiano. Parlando del mestiere di produzione del cốm nel villaggio di Vong si narra una leggenda: C’era una volta, in un giorno d’autunno di mille anni fa, quando cominciavano ad “inchinarsi” per il peso dei chicchi, un’alluvione colpì fortemente il villaggio rompendo gli argini e immergendo perfino le piantagioni di riso più alte. Gli abitanti del villaggio di Vong cercarono di salvare le piante di riso allora immature. Ne tolsero i chicchi e li saltarono in padella per poter conservare e mangiare a lungo nel caso della fame. Quel piatto, però, diede un sapore sorprendentemente gradevole e particolare. Da allora, quel piatto che sembrava semplice ma delizioso diventò una specialità autunnale del villaggio di Vong.

Col passar del tempo e le esperienze accumulate dopo ogni stagione di produzione, il cốm fatto dagli abitanti del villaggio diventa sempre più verde, più sottile, più morbida, più profumato e quindi più appetitoso. Ormai, visto il sapore così squisito e delicato, il cốm viene usato per fare tanti altri piatti, sia dolci che salati, che a loro volta, fanno pure parte dell’identità gastronomica di Hanoi.

2. Villaggio di Bat Trang – villaggio delle ceramiche (14km da Hanoi).

Villaggio Di Bat Trang

Sorto sulla sponda sinistra del fiume Rosso che attraversa Hanoi, il villaggio di Bat Trang si presenta come un tradizionale villaggio delle ceramiche da oltre 500 anni. Si tratta di uno dei villaggi artigianali  delle ceramiche più noti del Vietnam. Le famiglie nel villaggio mantengono il mestiere tradizionale degli antenati facendo prodotti di vario genere tra cui oggetti di uso quotidiano come ciotole e piatti, oggetti cerimoniali, oggetti decorativi. I prodotti di Bat Trang sono di alta qualità grazie alle abilità tramandate attraverso generazioni degli artigiani locali. Il prezzo però rimane contenuto. Perciò, le ceramiche di Bat Trang non solo gira il Vietnam ma va oltre i suoi confini per raggiungere varie parti del mondo.

Visitando il villaggio, quello che potete fare non è solo vedere ma anche sperimentare con le proprie mani il lavoro di un artigiano. Potete provare a fare un souvenir per sé, per i vostri parenti o amici. Gli istruttori vi danno ciascuno un pezzo di argilla abbastanza grande. E su un tornio cercate di modellare il blocco di argilla con le indicazioni dell’istruttore o anche da soli volendo, creando quello che volete, un vasetto, un posacenere, un bicchiere, ecc. Dopo aver ottenuto la forma desiderata, potete dedicare del tempo a visitare il mercato delle ceramiche di Bat Trang o a pranzare nel frattempo che dovete aspettare una “cottura” veloce del prodotto prima di poter decorarlo. L’attesa è di circa 30 minuti.

Per chi non è tanto soddisfatto dall’esperienza da artigiano non riuscendo a creare il “prodotto da sogno”, non preoccupatevi, potete sempre trovare nel mercato dei regalini carini che costano due soldi tra cui i braccialetti o portachiavi con i ciondoli da voi scelti fra centinaie di pezzi di ceramica decorati con lettere o figure.

3. Il villaggio di Chuong – villaggio dei cappelli conici di foglie (30km da Hanoi).

Villaggio Di Chuong

Questo simbolico cappello di sicuro non è più qualcosa di estraneo negli occhi degli amici internazionali del Vietnam. Si vede infatti spesso nelle foto, legata strettamente all’immagine dei contadini vietnamiti, donne o uomini che siano. L’immagine del nón lá – cappello a cono di foglie – apparisce sempre insieme all’immagine degli immensi campi di riso o nei mercati della campagna vietnamita.

Il nón lá non è solo un oggetto che ci copre dal sole o dalla pioggia, ma è anche la culla che abbraccia mille racconti storici della civiltà del riso vietnamita. Il cappello tradizionale vietnamita è di un’apparenza semplice, rustica, fragile ma nello stesso tempo graziosa ed affascinante. Il nón lá, in combinazione con il costume tradizionale vietnamita – l’áo dài, valorizza ancor di più la bellezza delle donne vietnamite che li indossano. Si tratta di un’altra immagine rappresentante del Vietnam è conosciuta ed apprezzata dalla comunità internazionale.

Partendo dai materiali semplici e disponibili nella campagna vietnamita tra cui la paglia, le foglie di bambù o di palma, gli artigiani del famoso villaggio di Chuong abilmente creano i cappelli conici semplici ma ben strutturati, ben formati e lucidi. Con passar del tempo dopo la prima volta che apparve oltre 3000 anni fa, ormai il nón lá vede parecchie varianti con forme e dimensioni diverse, usate in diverse occasioni specifiche. Venendo all’antico villaggio di Chuong, uno dei villaggi artigianali di tradizione più antica del Vietnam, vedrete con i vostri occhi le procedure di produzione di un cappello conico, tutto a mano e potrete anche scegliere per sé stessi un piccollo cappello come un souvenir super semplice ma carico di significati che vi ricorderà sempre del Vietnam in generale e della campagna vietnamita con la sua gente tenera, gentile e laboriosa in particolare.

4. Il villaggio di Dong Ho – villaggio della pittura popolare (30km da Hanoi).

Villaggio Di Dong Ho

Dong Ho rappresenta uno dei villaggi artigianali più interessanti e ricchi di immagini rappresentanti della cultura vietnamita del passato nonché del presente.  La pittura popolare di Dong Ho, o meglio la xilografia di Dong Ho è una delle tipologie della pittura popolare vietnamita, riconosciuta come patrimonio culturale intangibile a livello nazionale. Rappresentando una quintessenza della cultura popolare vietnamita, la xilografia di Dong Ho è affascinante e particolare nell’uso dei colori, la struttura e le immagini illustrate nei dipinti e anche nei materiali utilizzati per realizzarli.

La carta usata per la xilografia di Dong Ho è fatta tutta, ma proprio tutta, dai materiali naturali e resiste al tempo. Si usa la corteccia di un albero chiamato dó in vietnamita, appartenente alla famiglia Thymelaeaceae, per fare la carta di base su cui si fa la xilografia di Dong Ho. Su questa carta di base viene diffusa leggermente uno strato di una bianca miscela tra la colla fatta dal riso con i gusci schiacciati del così chiamato điệp – un mollusco marino simile alla capasanta, dalla conchiglia sottile. Questa tecnica del tutto manuale farà luccicare i quadri sotto i raggi del sole. Anhe i colori usati nella xilografia di Dong Ho sono creati solamente dai materiali naturali tra cui carbone, fiori, foglie. I colori delle pitture di Dong Ho sono solitamente solo quattro (nero, verde, giallo, rosso) ma sotto le abili mani degli artigiani del villaggio, i dipinti sono spettacolarmente vivaci ed espressivi. I colori vengono utilizzati in modo molto sofisticato rivelando agli occhi delle persone ogni sfumatura delle emozioni presenti nelle scene raffigurate nei quadri.

Le pitture di Dong Ho illustrano in modo vivace ed autentico la semplice e rustica vita e le pure tradizioni culturali del Vietnam. La xilografia di Dong Ho sin dalle origini risalenti al XVII secolo rifletta ogni sentimento più intimo, ogni scenario più caro della vita quotidiana, ogni costume, ogni tradizione, ogni desiderio, ogni sogno più banale delle persone, soprattutto il sogno di una vita tranquilla e benestante, una famiglia armoniosa e felice. Per di più, sotto quegli strati di colori sono nascoste delle semplici ma significative filosofie sulla vita che ci ricordano tra l’altro di portare con sé sempre un atteggiamento ottimista ed effettuosa verso la vita e verso le persone intorno a noi e, inoltre, di lottare contro le cattiverie che distruggono la società.

5. Villaggio di Tho Ha – villaggio della carta di riso (45km da Hanoi).

Villaggio Delle Cialde Di Riso Di Tho Ha

La prima impressione che dà il villaggio di Tho Ha quando ci arrivate è un paesaggio tipico della tradizionale campanga del Nord Vietnam con le barchette ancorate alla riva del tranquillo fiume che abbraccia tre lati del villaggio, gli alberi vecchi che si specchiano nell’acqua del fiume, le colline verdi, i sinuosi vicoletti, le stradine lastricate con i mattoni del nostalgico color rossastro consumati col passar del tempo, le case dal tetto muschioso…

Tutto è coperto dai segni del tempo. La particolarità di Tho Ha, però, rispetto agli altri villaggi vietnamiti settentrionali è le carte di riso stese sotto il sole lungo le corsie e nei cortili dappertutto nel villaggio. Queste carte di riso vengono usate per i nostri famosi involtini di primavera vietnamiti, oppure quelle con i semini di sesame cosparsi sopra vengono grigliate e queste carte di di riso croccanti danno un sapore molto piacevole, come uno snack.

Tho Ha era originariamente un villaggio del mestiere delle ceramiche che ormai è quasi caduto nell’oblio lasciando lo spazio alla produzione della carta di riso e anche degli spaghetti di riso. Tuttavia, i segni del vecchio mestiere del villaggio per fortuna si vedono ancora in ogni angolo del villaggio con i muri, i recinti fatti dai pezzi dei vecchi oggetti di ceramica e dai soliti mattoni rossastri. Passando per queste bellezze rustiche vi senterete come se foste personaggi in un dipinto a olio con i colori tipici delle tegole di antica età.

Insomma, visitando Tho Ha di mattina presto, non solo potete immergervi nell’idillio campestre di un tipico villaggio settentrionale vietnamita, coglierete anche l’occasione di vedere tutto il processo produttivo della carta di riso e magari chiedere agli artigiani di farvi coinvolgere in qualche fase della produzione per sperimentare con la propria mano questo interesante mestiere. Ed infine, l’importante è che possiate assaggiare con prezzi molto contenuti alcuni piatti tipici vietnamiti in cui è presente il prodotto tradizionale di questo bel villaggio – la carta di riso e gli spagetti di riso.

 

 

 

 

 

 

 

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